Si è conclusa festosamente il 24 NOVEMBRE a ROMA la 27a edizione
del Premio Valentino Bucchi di Roma internazionale,
MA SENZA UNO "SCELLINO" SINORA ASSEGNATO DAL NOSTRO PAESE

A partire dalla 28a edizione (novembre 2005) diventa
Festival Internazionale di Concorsi e Incontri
"Parole e Musica per L'Unità dei Popoli"

Il Premio Valentino Bucchi di Roma Internazionale si conclude, nella sua 27a edizione, con una grande novità.
A partire dal 2005 diventa, dopo averlo sperimentato questo anno, un grande Festival di Concorsi e Incontri "Parole e musica per l'Unità dei Popoli" che si svolgerà nel novembre 2005, come è consuetudine, a Roma, ove è nato e si è cementato da 27 anni (inizio 1978). Eppure l'Italia per questo straordinario evento che ha armonizzato giovani e meno giovani in una ideale comunione di valori non ha per ora assegnato un solo "scellino", come scrivono gli organizzatori .

La manifestazione finale (cerimonia di premiazione e concerto conclusivo dei vincitori)  come tutte le altre manifestazioni hanno avuto luogo  a Roma, alla Sala Baldini, Piazza S.Maria in Campitelli, in area "vaticana" come in area "vaticana", in una sala della Chiesa del Gesù, si sono svolti i lavori della giuria di composizione. L'edizione 2004 del Premio si è attuata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica che ha voluto donare ai vincitori di 1° premio una medaglia d'argento e assegnare al Maestro Franco Mannino, in onore del quale, per i suoi 80 anni è stato promosso il Premio Valentino Bucchi 2004, una targa d'argento, come riconoscimento di una vita dedicata alla cultura ed all'arte.

A pochi giorni dal Trattato di Roma questo grande evento culturale e artistico proposto dalla Fondazione Valentino Bucchi (continuativamente dall'8 al 24 novembre) come il Premio più antico della Capitale, ha corrisposto nel suo impegno prima di tutto a quegli ideali di pace e fraternità fra i popoli che sono alla base del Trattato 2004, dimostrando come la cultura possa essere il banco di prova di questa "Unità". Il Conservatorio di Shangai si è presentato in forza per la prima volta al Premio Valentino Bucchi con il prof. Zengmao Zhao, eletto presidente dei concorsi per flauto, ottavino e clarinetto e con 4 clarinettisti che hanno anche eseguito pezzi di giovani autori cinesi inediti.
In forza degli Accordi Culturali (Ministero Affari Esteri italiano) erano stati designati come membri di giuria dai rispettivi Paesi: i proff. Eva Blahova dalla Repubblica Slovacca, John Galea da Malta, Ivan Florjanc dalla Slovenia, Abdulhamid Al Naama dal Qatar, Zengmao Zhao dal Conservatorio di Shangai. Come membri prescelti dalla Fondazione: i proff. Thomas Walz (Germania) e i maestri italiani D.Bellardini, F.Belli, R.Berg, L.Cerroni, F.Creux, A. Degl'Innocenti, L. De Romanis, G.Giglio, G.Giumento, J.Logue, G.Mossuto, R.Orlando, V.Paperi, E.Quondampaolo, G.Schiavone.
Pianista ufficiale per i concorsi (flauto e ottavino, clarinetto, canto): Anna Rutkowska-Schock (Polonia)

Ed ecco i nomi dei premiati:
Composizione
1° premio (cat. d juniores): Filippo Cangiamila;
2° premio (cat. E): Luigi Sammarchi.

Esecuzione:
Clarinetto, 1° premio: Karel Dohnal (Repubblica ceca);
Flauto e ottavino, 1° premio: Paolo Taballione; 2° premio: Fabio Angelo Colajanni (segnalazione per la migliore esecuzione del "Piccolo Concerto per ottavino e archi" di V. Bucchi);
Canto, 1° premio: Valentina Coladonato; 2° premio: Agnieszka Drodzewska (Polonia);
Coro per voci bianche, 1° premio: Siaulai Boys' Choir Dagilelis (Lituania).

Di grande rilievo gli Incontri internazionali fra cui quello del 19 Novembre "LA NUOVA EUROPA: PAROLE E MUSICA PER L'UNITÀ DEI POPOLI" seguito dal concerto serale "L'Europa, un ponte verso il mondo" e il Convegno internazionale "Il mondo senza la Musica sarebbe un errore (Nietzsche). Il mondo ringrazia?" del 23 novembre.

Fondazione Valentino Bucchi

 

PREMIO VALENTINO BUCCHI 2004: PAROLE E MUSICA PER L'UNITA' DEI POPOLI
Festival di Concorsi e Incontri internazionali
Roma, Sala Baldini, Piazza Santa Maria in Campitelli 9,

10 novembre 04

L'Avventura alla "ventura" (2° comunicato, continua) del Premio Valentino Bucchi di Roma internazionale:
27a edizione, 8-24 novembre 2004 sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
in onore degli 80 anni del Maestro Franco Mannino
"PAROLE E MUSICA PER L'UNITA' DEI POPOLI" - Festival di Concorsi e Incontri internazionali
Sala Baldini, Piazza di S. Maria in Campitelli, 9

Il clarinetto, strumento iniziale del Premio Valentino Bucchi nel 1978, acquisisce nel 2004 nuovi orizzonti. Il presidente eletto della giuria è il maestro cinese Zhao Zengmao del Conservatorio di Shangai. Dallo stesso Conservatorio partecipano ai concorsi 4 clarinettisti cinesi che interpretano tra l'altro, oltre al repertorio di marca occidentale, anche 4 composizioni del loro Paese scritte appositamente per quel Premio quasi ormai ignorato dalle istituzioni pubbliche italiane... Situazione immutata. Il Premio Valentino Bucchi di Roma internazionale, il più antico per la Musica della Capitale e che dal 2000 verte esclusivamente sulla musica del 20° e 21° secolo, è privo di ogni informazione sulla sua sorte che potrebbe essere tutt'altro che benigna.

Agli organizzatori NON E' GIUNTA SINO AD OGGI ALCUNA COMUNICAZIONE di sovvenzione o contributo erogato dallo Stato o da Enti regionali o dal Comune di Roma. Clarinettisti e Flautisti sono arrivati regolarmente a Roma l'8 novembre. Qualcuno, come è naturale, si è perso per la strada, ma dei 23 clarinettisti iscritti ne sono giunti 16, degli 11 flautisti se ne sono presentati 9, il tutto alla Sala Baldini. I cantanti, a cui sono stati "sottratti" Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi, saranno una decina, tutte donne. Un uomo, nemmeno per sbaglio. In compenso arriverà il 16 novembre dalla Lituania (Siauliai) un coro "Dagilolis" composto da 40 maschietti che competerà con il Piccolo Coro del Comune di Roma, regolarmente iscritto alla gara, nonostante il Comune Capitolino sia divenuto molto poco ricettivo di fronte alle istanze della Fondazione Valentino Bucchi per il Premio, non concedendogli dal 2002 né spazi, né quattrini, né informazione. Eppure in questa settimana arriverà all'Assessore alle politiche culturali Gianni Borgna il quattrocentesimo fax scritto a mano, per ricordargli nel tempo l'esistenza di una istituzione divenuta (come altre del resto) "fantasma". La giuria questo anno è prevalentemente italiana: una novità pure questa per il Premio, abituato, anche per il suo inserimento in molti Accordi culturali (Ministero Affari Esteri), ad una rilevantissima presenza internazionale. Ha "perso" per il momento buona parte della vecchia Europa ma in compenso tocca nuovi lidi, al cui futuro l'Europa guarda con una certa trepidazione.

Ecco in ordine alfabetico i maestri italiani che offrono il loro prezioso contributo di lavoro per i concorsi esecutivi perché i giovani meritevoli riescano ad affermarsi in nome delle loro capacità e professionalità: Dario Bellardini, Francesco Belli, Rebecca Berg, Angelo Degli Innocenti, Luigi De Romanis, Giuseppe Giglio, Giampietro Giumento, Joan Logue, Giuseppe Mossuto, Raffaello Orlando, Valerio Paperi, Ermete Quondampaolo, Luigi Sacco, Gaetano Schiavone. A rappresentare il Qatar è presente il prof. Abdulhamid Hussain, Mohamed Nahama Al-Naama. Per la composizione, un altro anello importante della catena del Festival Premio Valentino Bucchi 2004, esamineranno le partiture pervenute, il 17 e il 18 novembre, il "festeggiato" maestro Franco Mannino, Guido Baggiani, Rosario Mirigliano, Paolo Rotili assieme a Eva Bahova , John Galea, Ivan Florjanc, rappresentanti dei rispettivi Paesi (Slovacchia, Malta, Slovenia) e al tedesco Thomas Walz. "Parole e Musica per l'Unità dei Popoli", il filo rosso del Premio Valentino Bucchi 2004, prenderà via via corpo nella settimana seguente:

Venerdì 19 novembre, ore 9,30 e 15,30 sempre alla Sala Baldini, per una Giornata Europea: La Nuova Europa Parole e Musica per l'Unità dei Popoli, conclusa da un concerto serale che unifica idealmente Paesi della nuova realtà europea;

Domenica 21 novembre: master-classes di membri di giuria

Martedì 23 novembre: "Il mondo senza la musica sarebbe un errore (F. Nietzsche). Il mondo ringrazia?": ore 9,30 e 15,30. Nella fase finale dal 21 al 24 novembre compreso, alle ore 20,45 inizio dei concerti dei vincitori. Cerimonia di premiazione il 24 novembre alle ore 20,45. Ingresso libero e gratuito per tutte le manifestazioni sino al completamento dei posti

Fondazione Valentino Bucchi

 

L'Avventura alla "ventura" del Premio Valentino Bucchi di Roma internazionale:
27a edizione: 8-24 novembre 2004
PAROLE E MUSICA PER L'UNITA' DEI POPOLI - Festival di Concorsi e Incontri internazionali
Sala Baldini, Piazza di S. Maria in Campitelli, 9


Gli organizzatori avvertono: non si è a conoscenza di un solo euro stanziato sinora per il Premio musicale più antico di Roma dallo Stato o dagli Enti territoriali e locali. Ma sono pronti a salpare, in attesa di eventi o di venti favorevoli lungo il percorso...
Dall'8 novembre riapre i battenti a Roma, anzi alla Sala Baldini (Città del Vaticano) per la ventisettesima volta consecutiva, il Premio Valentino Bucchi, con una serie di iniziative internazionali che concentreranno nella Capitale giovani e meno giovani provenienti da 4 Continenti.

Tutte le manifestazioni della Fondazione Valentino Bucchi sono da sempre ad ingresso libero e gratuito sino al completamento dei posti e si concluderanno il 24 novembre 2004 alle ore 20,45 con la cerimonia di premiazione dei vincitori dei concorsi e con il concerto conclusivo.
Una idea centrale guiderà il percorso 2004 del Premio: PAROLE E MUSICA PER L'UNITA' DEI POPOLI - Festival di concorsi e Incontri.

Giovani di 23 Paesi di ogni Continente hanno trovato un punto di incontro a Roma Capitale e si apprestano a gareggiare sulla musica del 20° e 21° secolo.
Sono clarinettisti, flautisti e ottavinisti, cantanti, cori per ragazzi e compositori. Vi erano pure iscritti 4 organisti di 4 Paesi diversi; per contro nessun italiano.
Da anni la Fondazione Valentino Bucchi si batte per un organo "civico", a uso e consumo dei cittadini romani ma l'organo, si sa, proprio a Roma, è un derelitto; lo si è escluso persino dal Parco della Musica e non ha diritto ad una sua vita autonoma. Così per la prima volta, a Roma, l'unico concorso d'organo riservato alla musica del 20 e 21° secolo non ha potuto aver luogo e offre il destro alla Fondazione Valentino Bucchi di rivendicare ancora una volta la necessità di un Auditorium a Roma per l'organo, di uno strumento patrimonio della Città, e di una sede autonoma, idonea per l'effettuazione di concerti, seminari, attività che non trovano spazio nel Parco delle meraviglie musicali, e no.

Onore al clarinetto nel 2004, lo strumento prediletto con il quale nel 1978 iniziava il Premio Valentino Bucchi, a due anni dalla prematura dipartita del compositore fiorentino. Il Conservatorio di Shangai si presenta al 'Bucchi' con 4 giovanissimi clarinettisti e con il loro maestro che farà parte della giuria: si cimentano anche loro sulla musica occidentale del nostro tempo, ma faranno conoscere al pubblico romano quella dei loro compositori, spesso maturati presso le "scuole" europee. Un coro di 40 ragazzi arriva dalla Lituania, flautisti dalla Repubblica Ceca, dalla Lettonia, dalla Serbia. Un vero Incontro internazionale della cultura con scambio di conoscenze che viene ignorato da gran parte delle Istituzioni pubbliche.

La Fondazione "denuncia" un fatto di particolare gravità: sino ad oggi, 6 novembre, a 48 ore dall'inizio di una manifestazione articolata e complessa che convoglia a Roma generazioni diverse di ogni latitudine per un grande Incontro di Cultura e di Unità fra i Popoli, pochi giorni dopo il Trattato di Roma, non ha ricevuto comunicazione alcuna di risorse finanziarie assegnate dalle istituzioni pubbliche. Ha invece ricevuto una serie di "bocciature": dal Comune di Roma che da due anni si è volontariamente dimenticato della esistenza del Premio musicale più antico della Capitale (396 fax diversi, scritti a mano all'Assessore Borgna non sono stati sufficienti a spezzare un vero ex muro di Berlino di autorevoli silenzi); dal Servizio Nazionale Civile che ha bocciato (con oltre 1.400 progetti ultimamente approvati) quello del Premio Valentino Bucchi 2004, impedendo ai giovani "volontari" di potere acquisire una esperienza unica nel suo genere; dai Ministeri ed Enti delegati alla Cultura che sembrano non accorgersi ancora che comunque il Premio Valentino Bucchi sta per attuarsi.

E quanto a "Parole" oltre che "Musica" ve ne saranno tante, anche nella Giornata programmata del 19 novembre dedicata a "La Nuova Europa: Parole e Musica per l'Unità dei Popoli". E tante altre ancora...

Fondazione Valentino Bucchi


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