PREMIO VALENTINO BUCCHI 2004: PAROLE E MUSICA PER
L'UNITA' DEI POPOLI
Festival di Concorsi e Incontri internazionali
Roma,
Sala Baldini, Piazza Santa Maria in Campitelli 9,
10 novembre 04
L'Avventura alla "ventura" (2° comunicato, continua) del
Premio Valentino Bucchi di Roma internazionale:
27a edizione, 8-24 novembre
2004 sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
in onore degli
80 anni del Maestro Franco Mannino
"PAROLE E MUSICA PER L'UNITA' DEI
POPOLI" - Festival di Concorsi e Incontri internazionali
Sala Baldini,
Piazza di S. Maria in Campitelli, 9
Il clarinetto, strumento iniziale
del Premio Valentino Bucchi nel 1978, acquisisce nel 2004 nuovi orizzonti. Il
presidente eletto della giuria è il maestro cinese Zhao Zengmao del
Conservatorio di Shangai. Dallo stesso Conservatorio partecipano ai concorsi 4
clarinettisti cinesi che interpretano tra l'altro, oltre al repertorio di
marca occidentale, anche 4 composizioni del loro Paese scritte appositamente
per quel Premio quasi ormai ignorato dalle istituzioni pubbliche italiane...
Situazione immutata. Il Premio Valentino Bucchi di Roma internazionale, il più
antico per la Musica della Capitale e che dal 2000 verte esclusivamente sulla
musica del 20° e 21° secolo, è privo di ogni informazione sulla sua sorte che
potrebbe essere tutt'altro che benigna.
Agli organizzatori NON E' GIUNTA SINO AD OGGI ALCUNA
COMUNICAZIONE di sovvenzione o contributo erogato dallo Stato o da Enti
regionali o dal Comune di Roma. Clarinettisti e Flautisti sono arrivati
regolarmente a Roma l'8 novembre. Qualcuno, come è naturale, si è perso per la
strada, ma dei 23 clarinettisti iscritti ne sono giunti 16, degli 11 flautisti
se ne sono presentati 9, il tutto alla Sala Baldini. I cantanti, a cui sono
stati "sottratti" Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi, saranno una decina,
tutte donne. Un uomo, nemmeno per sbaglio. In compenso arriverà il 16 novembre
dalla Lituania (Siauliai) un coro "Dagilolis" composto da 40 maschietti che
competerà con il Piccolo Coro del Comune di Roma, regolarmente iscritto alla
gara, nonostante il Comune Capitolino sia divenuto molto poco ricettivo di
fronte alle istanze della Fondazione Valentino Bucchi per il Premio, non
concedendogli dal 2002 né spazi, né quattrini, né informazione. Eppure in
questa settimana arriverà all'Assessore alle politiche culturali Gianni Borgna
il quattrocentesimo fax scritto a mano, per ricordargli nel tempo l'esistenza
di una istituzione divenuta (come altre del resto) "fantasma". La giuria
questo anno è prevalentemente italiana: una novità pure questa per il Premio,
abituato, anche per il suo inserimento in molti Accordi culturali (Ministero
Affari Esteri), ad una rilevantissima presenza internazionale. Ha "perso" per
il momento buona parte della vecchia Europa ma in compenso tocca nuovi lidi,
al cui futuro l'Europa guarda con una certa trepidazione.
Ecco in ordine alfabetico i maestri italiani che offrono il
loro prezioso contributo di lavoro per i concorsi esecutivi perché i giovani
meritevoli riescano ad affermarsi in nome delle loro capacità e
professionalità: Dario Bellardini, Francesco Belli, Rebecca Berg, Angelo Degli
Innocenti, Luigi De Romanis, Giuseppe Giglio, Giampietro Giumento, Joan Logue,
Giuseppe Mossuto, Raffaello Orlando, Valerio Paperi, Ermete Quondampaolo,
Luigi Sacco, Gaetano Schiavone. A rappresentare il Qatar è presente il prof.
Abdulhamid Hussain, Mohamed Nahama Al-Naama. Per la composizione, un altro
anello importante della catena del Festival Premio Valentino Bucchi 2004,
esamineranno le partiture pervenute, il 17 e il 18 novembre, il "festeggiato"
maestro Franco Mannino, Guido Baggiani, Rosario Mirigliano, Paolo Rotili
assieme a Eva Bahova , John Galea, Ivan Florjanc, rappresentanti dei
rispettivi Paesi (Slovacchia, Malta, Slovenia) e al tedesco Thomas Walz.
"Parole e Musica per l'Unità dei Popoli", il filo rosso del Premio Valentino
Bucchi 2004, prenderà via via corpo nella settimana seguente:
Venerdì 19 novembre, ore 9,30 e 15,30 sempre alla Sala
Baldini, per una Giornata Europea: La Nuova Europa Parole e Musica per l'Unità
dei Popoli, conclusa da un concerto serale che unifica idealmente Paesi della
nuova realtà europea;
Domenica 21 novembre: master-classes di membri di
giuria
Martedì 23 novembre: "Il mondo senza la musica sarebbe
un errore (F. Nietzsche). Il mondo ringrazia?": ore 9,30 e 15,30. Nella fase
finale dal 21 al 24 novembre compreso, alle ore 20,45 inizio dei concerti dei
vincitori. Cerimonia di premiazione il 24 novembre alle ore 20,45. Ingresso
libero e gratuito per tutte le manifestazioni sino al completamento dei posti
Fondazione Valentino Bucchi